persona seduta a terra di schiena che disegna su un cartellone

Visioni in azione…

progetti europei

Il programma Erasmus+, ma non solo, ci permette di scambiare e accrescere le nostre competenze attraverso l’incontro e l’azione a livello internazionale.

progetti nazionali

In collaborazione con enti ed istituzioni che operano in ambito sociale a livello locale, portiamo il nostro approccio amorevolmente rivoluzionario.

altri progetti

Performance interattive, letture animate, conversazioni poetiche tra arte e società, tra cultura e politica. Azioni teatrali, spettacoli…

Che cosa stiamo facendo?

Noi di Giolli ci dedichiamo da sempre a realizzare progetti, più che singoli interventi. Crediamo nel cambiamento individuale e sociale e sappiamo che questo richiede tempo, pazienza e dialogo su più versanti.

Un progetto ci permette di prolungare il lavoro, di collegarci ad altre realtà attive, di gestire gli inconvenienti, di attendere i risultati e di coltivare risorse dove sembrava non ce ne fossero, con la speranza di attivare le comunità.

Abbiamo mosso i nostri primi passi, quando ancora Giolli era un’associazione, impegnati prevalentemente in formazioni brevi: abbiamo risposto alle richieste e ai bisogni di quel momento. Negli ultimi anni abbiamo investito maggiormente in progetti a lungo termine, nazionali, regionali, locali ed europei

Finora ci siamo occupati in prevalenza di violenza contro le donne, discriminazioni verso le persone LGBTQIA+, razzismo e intolleranza religiosa. In ambito europeo abbiamo creato una rete di collaborazioni che apportano valore al nostro lavoro, permettono sinergie con competenze diverse e ci aprono così nuove prospettive. 

Grazie ai bandi nazionali e locali abbiamo collaborato con Arci Gay di Reggio Emilia, Ottavo Colore di Parma, Fondazione L’albero della vita di Milano, Centro Astalli di Trento, Centri Antiviolenza di diverse città e alcune Università.

Siamo sempre alla ricerca di valide partnership con cui progettare percorsi della durata di 1, 2 anni o anche più, dedicati alle tematiche già citate o ad altre ancora da scoprire. 

Riconoscere le oppressioni e facilitare percorsi di liberazione può essere, dal nostro punto di vista, la chiave di volta per rendere questo mondo un posto migliore dove vivere.

Progetti in corso

NETTO, NEwspaper-Theatre TOday

codice progetto: 2024-1-IT02-KA210-ADU-000246874
CUP: G96E24000000006


Finanziato dal programma Erasmus+ con la Cooperativa Giolli come capofila, il progetto permetterà di lavorare con il Teatro-Giornale per sperimentare adattamenti delle 11 tecniche classiche di Boal, nate in un tempo in cui i giornali egli altri media “tradizionali” gestivano le informazioni. Il contesto è completamente cambiato: i partner cercheranno come rinnovare lo strumento nella relazione con i nuovi media.

COFA – Community Organising For All
Developing inclusive approaches for Community Organising

COFA mira a sostenere gli educatori adulti a utilizzare l’organizzazione comunitaria con approcci partecipativi per rendere la loro pratica più democratica, più inclusiva e meglio in grado di connettersi con comunità linguisticamente diverse di migranti e rifugiati. Il progetto mira a trasformare l’organizzazione della Comunità attraverso l’aggiunta di Legislativo – Teatro e Giornale dal Teatro della pedagogia Oppressa, multilingue e partecipativa e del Video Partecipativo.

Per saperne di più, esplora il sito del progetto e scarica gli approfondimenti

CORECOLES – progetto sulla resilienza individuale e collettiva nella scuola primaria

Il progetto prevede di creare materiale didattico per gli insegnanti di bambini dai 6 ai 12 anni per sviluppare la capacità dei bambini e degli insegnanti di adattarsi e ricostruire (individualmente e collettivamente) di fronte alle situazioni di crisi.

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CONCLUSO A LUGLIO 2024

PODER – Power dynamics in education revisited

Progetto finanziato dal programma Erasmus +, sulle diverse sfide legate alle dinamiche di potere che gli educatori degli adulti devono affrontare nel loro lavoro.

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R1: Critical Incidents e Quadro di Competenze
Collezione di incidenti critici raccolti tra Marzo e Maggio 2022 dalla viva esperienza di persone coinvolte nell’educazione agli adulti.
Il testo si compone di due parti: una prima sezione composta dalla raccolta dei cosiddetti incidenti critici; una seconda parte di “concettualizzazione” rispetto alle possibilità di gestione degli stessi.
Gli “shock sul potere” sono uno specifico tipo di incidente critico, che possiamo meglio comprendere grazie alla definizione fornita da Margalit Cohen-Emerique: “[…] Esperienze di persone che interagiscono con altre, le cui norme, valori e rappresentazioni sono diverse dalle proprie, e di conseguenza esse sperimentano una reazione emotiva di sorpresa, che può portare a incomprensioni o conflitti.”

R2: Identità, Potere, Ineguaglianze: discutere le esclusioni nel contesto dell’ apprendimento degli adulti
Sessismo, razzismo, ablismo, discriminazione e squilibri di potere sono tutte parole di cui sentiamo parlare sempre più spesso. Ma cosa si può fare quando in aula di formazione si presentano manifestazioni di questi problemi, come formatori o educatori adulti? Come possiamo discutere di questi argomenti? Cosa possiamo fare se le persone che partecipano ai nostri gruppi faticano a riconoscere che questi problemi sono così negativi, o che esistono?
Innanzitutto, formatori e formatrici o educatori ed educatrici hanno bisogno di alcune conoscenze di base sulle forme di squilibri di potere e discriminazione per capire meglio come funzionano queste dinamiche. Non abbiamo bisogno di essere esperti o ricercatori per poter partecipare a riflessioni su questi argomenti!
Ma da dove iniziare? C’è così tanto da sapere!
Nel nostro reader, “Identità, Potere, Ineguaglianze: discutere le esclusioni nel contesto dell’apprendimento degli adulti” abbiamo scritto dei brevi testi sulla storia e sulle informazioni di base a proposito di alcuni movimenti sociali o manifestazioni di discriminazione, per ottenere una rapida e globale comprensione di questi argomenti. Abbiamo anche offerto punti di vista e domande su come iniziare a riflettere su questi argomenti durante le nostre formazioni con le persone che vi partecipano.

R3: Creare spazi per la formazione coraggiosi e trasformativi
Perché abbiamo bisogno di un toolkit sugli spazi coraggiosi e trasformativi?
Quando si svolgono attività formative, la creazione di un ambiente adeguato e di supporto per i partecipanti è essenziale. Ogni partecipante porterà con sé il proprio bagaglio di esperienze, identità e storia legate al tema trattato – le dinamiche di gruppo emergenti influenzeranno e modelleranno l’ambiente. Chi facilita o forma deve essere consapevole di queste dinamiche per supportare al meglio i percorsi di apprendimento di tutte le persone. Tuttavia, esplorare le dinamiche negli spazi formativi può essere un compito impegnativo.
Questo toolkit è progettato per supportare formatori/ici a comprendere profondamente il concetto di spazio coraggioso e guidarvi nella sua implementazione. Contiene piani di sessione sulla costruzione di uno spazio coraggioso, strutture di supporto per la continuità di questo spazio, suggerimenti per i/le facilitatori/ici per gestire conversazioni difficili, pratiche di benessere e strumenti per esplorare diversi aspetti delle dinamiche di potere nei contesti di gruppo ed è accompagnato da 5 video didattici, visibili qui e qui:
1) Power, rank &privilege
2) Guilt, shame &remorse
3) Mainstreams & margins
4) Regulating the nervous system
5) Skill sets for Agents &Targets

R4: Integrare l’approccio interculturale nella formazione sulle competenze strutturali. Una guida al cambiamento.
Il progetto PODER si muove e prende avvio anche dalla profonda e ricca riflessione teorica che vari ricercatori/ici e studiosi/ici hanno svolto rispetto al rapporto tra società e individuo, e da come questi si influenzino e si modifichino a vicenda. Possiamo identificare principalmente due correnti di pensiero: chi sostiene che la società sia formata da “strutture” che influenzano la persona e il suo comportamento (ad esempio la struttura scolastica) e rivedono quindi in queste strutture il “motore” di produzione delle disuguaglianze e del potere, e una corrente che mette invece la sfera individuale e la persona, con tutti i suoi valori e pensieri, al centro e che vede nello scontro o nel disequilibrio di potere l’espressione di questi caratteri personali. Nel progetto Poder, e in particolare in questo risultato n°4, abbiamo voluto provare ad integrare i due approcci, ipotizzando che essi siano entrambi esistenti.

R5: Il TdO per affrontare oppressioni attraverso l’uso di due lenti: l’approccio inter-culturale e quello strutturale.
Questo tollkit si rivolge a persone intenzionate a portare l’uso del Teatro dell’Oppresso (TdO) nei loro ambienti di lavoro o di vita, integrandolo in una riflessione più ampia sull’approccio strutturale e su quello interculturale.
Il testo scritto integra e approfondisce i contenuti presentati nei tre video che compongono questo lavoro:
1) Affrontare le oppressioni nel Teatro dell’Oppresso
2) L’individuazione delle oppressioni nel Teatro dell’Oppresso 
3) L’importanza dell’atteggiamento maieutico del Jolly in tutte le fasi di un processo gestito con il Teatro dell’Oppresso 

R6: Guida critica interculturale basata sull’esperienza, per un mondo migliore.
L’ultima fatica del progetto è stata quella di intervistare, attraverso focus group e interviste collettive, vari professionisti e professioniste della formazione per mettere in luce le situazioni che più comunemente mettono in difficoltà chi ha il ruolo di condurre un gruppo e non trova il modo o l’occasione per contestualizzare e problematizzare in classe l’esistenza di squilibri di potere. Questa guida vuole proporre qualche esempio e suggerimenti utili a tale scopo.

CONCLUSO A GIUGNO 2024

VoTo – Voices to be heard finally!

Bando europeo indetto da ENAR, una rete europea anti-razzista, di cui siamo membri.

Il progetto si è svolto per 7 mesi, da dicembre 2023 a giugno 2024.

Il suo obiettivo è stato dar voce a gruppi con meno potere nella società in vista delle elezioni europee, e mandare una serie di richieste ai candidati.

Sono stati realizzati 6 focus group con gruppi di migranti, richiedenti asilo, rifugiati e persone LGBTQIA+ in collaborazione con CIAC, 8°Colore e Arci Gay Reggio Emilia.

Chi fosse interessato alle Raccomandazioni inviate a candidati e politici europei, italiani e locali o alla registrazione del seminario dell’8 maggio, in cui abbiamo discusso le Raccomandazioni con 4 esperti europei, può contattarci qui: segreteria@giollicoop.it – 0521-687142

CONCLUSO A MARZO 2024

TBNTB- To believe or not to believe? Why not living together?

La pluralità di credenze e convinzioni religiose è cresciuta in Europa con i movimenti migratori: questo progetto è nato con l’obiettivo di

1) sostenere l’inclusione di gruppi target con minori opportunità
2) promuovere una cittadinanza impegnata e partecipativa, che si attivi nel dialogo, nella solidarietà e dia il benvenuto a ogni forma di diversità
3) offrire strumenti educativi innovativi per avvicinare i cittadini, in particolare i giovani, a gestione e conoscenza dei pregiudizi e dell’incitamento all’odio, che sono legati all’intolleranza
4) favorire la costruzione dei valori, aumentare l’atteggiamento critico, incoraggiare il lavoro di squadra e la risoluzione dei conflitti attraverso la partecipazione
5) migliorare il coordinamento e la rete in campo inter-religioso, spesso fragili.

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CONCLUSO A FEBBRAIO 2024

RoD-AE Rainbow of desires in adult education

codice Progetto : 2022-2-IT02-KA210-ADU-000099237

Arcobaleno dei Desideri: tecniche per lavorare sulle oppressioni interiorizzate.

È un progetto che coinvolge educatori adulti per gestire al meglio il processo di empowerment con i loro studenti, principalmente quando usano metodi attivi che implicano il movimento e le emozioni.

Finanziato dall’Unione europea. Le opinioni espresse appartengono, tuttavia, al solo o ai soli autori e non riflettono necessariamente le opinioni dell’Unione europea o dell’Agenzia esecutiva europea per l’istruzione e la cultura (EACEA). Né l’Unione europea né l’EACEA possono esserne ritenute responsabili.

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CONCLUSO A NOVEMBRE 2023

CENV – Communication Européenne non Violente

CENV – Communication Européenne non Violente è un progetto finanziato da Erasmus+ che mira a sviluppare strumenti utili nell’accompagnamento ed inserimento socio-lavorativo di soggetti cosiddetti svantaggiati o fragili avvalendosi dei metodi di Comunicazione Non Violenta e del Teatro dell’Oppresso.

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2023-progetto-CENV-GiolliCoop-formazione-training
Momento di formazione, training, progetto CENV

CONCLUSO AD OTTOBRE 2022

MIGREAT!

Finanziato dal programma Erasmus+

Codice progetto: 2019-1-IT02-KA204-063380
CUP: G55J19000380006

Il progetto si è sviluppato con l’obiettivo di formare educatori per adulti, professionisti del teatro, attivisti, leader di comunità, psicologi, assistenti sociali e operatori culturali, quando possibile coinvolgendo le stesse persone in migrazione, per sviluppare una contro-narrazione dei flussi migratori che interessano l’Europa, e contrastare i sentimenti di avversione che sono di giorno in giorno più accesi e diffusi.

Strumenti: Teatro dell’Oppresso; pedagogia critica di Paulo Freire; teatro in educazione; Incidente critico; organizzazione di comunità secondo Alinsky

Ente capofila (project leader)
Giolli – Cooperativa sociale – Centro permanente di ricerca e sperimentazione teatrale con i metodi di P. Freire e A. Boal
Partner
Elan Interculturel, Francia (https://www.facebook.com/elaninterculturel/)
EFA, Regno Unito (https://efalondon.org/)
Nyitott Kor, Ungheria (https://nyitottkor.hu/)

Video prodotto da Giolli: Storie di ooops

Altro materiale:

Pubblichiamo un abstract della tesi di Laurea di Laura Pauletto: “Representing people from a migrant background through the Theatre of the Oppressed. An Analysis of a European Project Looking at Creative and Participatory Approaches to Inequalities.”
La versione integrale è disponibile su richiesta: scrivete a laurapauletto97@gmail.com

Finanziato dall’Unione europea. Le opinioni espresse appartengono, tuttavia, al solo o ai soli autori e non riflettono necessariamente le opinioni dell’Unione europea o dell’Agenzia esecutiva europea per l’istruzione e la cultura (EACEA). Né l’Unione europea né l’EACEA possono esserne ritenute responsabili.