Formazione per studenti e studentesse

profili di cinque ragazze sedute per terra

Perché fare teatro a scuola?

Perché “ il corpo pensa”.

Ispirato dal pensiero di Paulo Freire, il Teatro dell’Oppresso assume un atteggiamento non indottrinante ma maieutico: non vuol dare risposte, ma alimentare domande e creare contesti utili per la ricerca collettiva di soluzioni.

Uno dei suoi fondamenti è che “il corpo pensa”, ovvero osserva l’essere umano nella sua globalità di corpo-mente-emozione, dove l’apprendimento e il cambiamento avvengono integrando questi tre aspetti.

Che cosa proponiamo?

Le proposte di formazione di Giolli sono rivolte a studenti e studentesse dalle materne alle superiori e all’università. Comprendono argomenti non strettamente legati alle materie di studio, immaginando una scuola aperta ai temi sociali e culturali che attraversano il contemporaneo. Immaginiamo quindi percorsi di formazione che si rivolgono ai ragazzi e alle ragazze come cittadini e cittadine: come cittadini già nel presente, non come se potessero essere tali solo una volta “usciti” dalla scuola. Questa linea di demarcazione non dovrebbe esistere e la scuola e la vita fuori dalla scuola dovrebbero continuamente alimentarsi l’una dell’altra, poiché sviluppare visioni sul mondo e del mondo è questione insista in ogni momento della nostra esistenza.

Le tematiche che ci stanno a cuore:

  • la comunicazione e i suoi mezzi
  • cittadinanza attiva
  • conflitti
  • questioni di genere
  • dialogo e relazioni
  • legalità
  • il lavoro
  • diverse diversità
  • follia e salute mentale
  • storia e storie